In questa sezione vengono trattati gli aspetti diagnostici clinici e strumentali e gli approcci terapeutici attualmente riconosciuti e codificati dalla comunità scientifica nazionale.

La malattia di Parkinson è una malattia neurologica in cui una zona specifica dell’encefalo, chiamata sostanza nigra, viene colpita da fenomeni degenerativi che ne alterano la funzionalità.

La causa che determina la degenerazione non è ancora nota anche se il denominatore che accomuna, sul piano microscopico,James Parkinson le cellule malate è la presenza di depositi intracellulari, chiamati corpi di Lewy, costituiti da una sostanza che si chiama sinucleina.

Le cellule nervose, i neuroni, della nigra producono  una sostanza chimica chiamata dopamina la cui funzione è importante per regolare numerose attività cerebrali come:

  • il movimento
  • le funzioni emotivo/cognitive
  • le funzioni viscerali (controllo della pressione arteriosa, della motilità intestinale e viscerale)
  • il sonno

Avendo chiare le premesse è più semplice comprendere le diverse manifestazioni della malattia ed  i sintomi che portano il paziente a rivolgersi al medico.

 

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